Diocesi di Pitigliano - Sovana - Orbetello

Al via la XXVII edizione del Monte dell’UNITALSI

Inizia il prossimo 24 maggio l’esperienza pluriennale del “Monte”, organizzata dall’Unitalsi diocesana, entrata ormai nel circuito dei pellegrinaggi regionali e nazionali dell’associazione che si occupa del trasporto ed assistenza degli ammalati nei santuari mariani e non solo.
Il Monte, leggiamo nel libro “Il nostro Monte”, scritto per i vent’anni dell’iniziativa, è un’esperienza di comunione e di fede, aperta a tutti, dove si respira un clima gioioso e sereno che invita ad essere presenti con un cuore “tenero” e attento ai bisogni dell’altro.
Per chi vi dedica il suo tempo e le sue energie, “vivere il Monte” significa abbandonare gli impegni della vita quotidiana per dedicarsi all’altro nella cura della persona e nell’ascolto ma, contemporaneamente, questo offre la possibilità di compiere un viaggio interiore per ritrovare Dio nel servizio al malato, nelle liturgie, nella semplicità e nella gioia dell’amicizia.
Per i malati e gli anziani “vivere il Monte” significa uscire dalle quattro mura domestiche, ritrovare vecchie amicizie, abbandonarsi con umiltà nelle mani di Dio e dei volontari per vivere in pienezza un’esperienza di fede e di fraternità il cui ricordo spesso li accompagna per tutto l’arco dell’anno.
Le quattro giornate al Monte Argentario sono scandite dai vari momenti liturgici, guidati dai sacerdoti, che seguono un tema pastorale che orienta il cammino spirituale dell’as¬sociazione: le lodi mattutine, i rosari, la liturgia penitenziale del primo giorno con le con¬fessioni, la liturgia della Luce, la Via Crucis, la Messa solenne celebrata dal vescovo e la Processione Eucaristica, le testimonianze di vita e di fede.
Il Monte è un’esperienza di Chiesa dove la preghiera dà spessore e significato al nostro cammino di fede, ma è anche ricco di momenti di festa che rallegrano gli animi di chi partecipa e fanno gustare la gioia di stare insieme. Chi non ricorda le serate con la rappre¬sentazione della “Corrida”, le scenette de “Li Bindoli”, il concerto della Banda musicale, la simpatica e divertente rappresentazione di “Pinocchio”, il coinvolgente concerto di don Giosi, la proiezione di filmati vari su Lourdes, la partita di calcio, il Karaoke ecc.? Per la nostra associazione diocesana il Monte rappresenta sicuramente l’esperienza più impegnativa per la responsabilità, per l’impiego di energie e di materiale e per il coinvolgi¬mento di molte persone.
Alcuni mesi prima di maggio si mette in moto la macchina organizzatrice del Monte con incontri logistici e decisionali. Le date del Monte vengono stabilite con largo anticipo e comunicate subito ai Padri Passionisti per la prenotazione del convento, così come le date dei diversi incontri di carattere spirituale e formativo riservate in particolare al personale in servizio. Viene preparato il programma nel quale ci sono alcuni appuntamenti intoccabili e presenti fin dalla prima edizione: la Via Crucis, la solenne Messa e Processione Eucari¬stica e, già da diversi anni, la Liturgia della Luce.
Una volta stilato, il programma viene inviato ai barellieri e alle dame, ai malati e ai pelle¬grini che sempre numerosi si uniscono alle nostre iniziative e ai sacerdoti della diocesi per invitare tutti a vivere l’esperienza.