Domenica 15 dicembre, presso il seminario vescovile di Pitigliano si è tenuto il Convegno diocesano dei giovani dal titolo “La Messa è finita?!”. Una sessantina di ragazzi dalle quattro vicarie si sono ritrovati per riflettere insieme sul significato della celebrazione della S. Messa per i giovani di oggi. La giornata è iniziata con la relazione di suor Amelia della Casa di Lazzaro di Acquapendente, per poi proseguire con diversi laboratori: letteratura, canto liturgico, immagini, Bibbia. Attraverso immagini, suoni e testi è stato possibile riscoprire la bellezza dei significati della celebrazione eucaristica e il significato della festa e della domenica. Insieme a questi c’era anche il laboratorio della tenda dell’Adorazione Eucaristica, dove in silenzio, nella semplicità di una tenda, i ragazzi si sono potuti mettere a tu per tu con Dio in adorazione.
Molto profondi gli spunti che suor Amelia ha condiviso con noi. Lei, suora sacramentina originaria di Bergamo, la cui vocazione è nata proprio dall’amore per la Santa Messa e per Gesù Eucarestia, frequentato nei pochi momenti liberi durante la giornata tra il lavoro e gli impegni vari. Suor Amelia, ci ha fatto riflettere sull’importanza della Santa Messa come momento di incontro con Gesù. Con la Santa Messa ci mettiamo a tu per tu con Dio, ci relazioniamo con lui e questo è fondamentale per la nostra vita. Dalla relazione con Dio nasce la relazione con l’altro, dall’amore per Dio, nasce l’amore per l’altro. Ecco l’importanza di vivere con la mente e con il cuore l’appuntamento domenicale con Gesù. Eucarestia in greco significa ringraziamento, quindi nell’andare a Messa, andiamo a dire il nostro grazie a Gesù per i doni che ci ha concesso, ma questo non basta perché da qui deve scaturire il nostro desiderio di condividere con gli altri tutti i doni che Dio ci ha fatto. Il modo migliore per dire il nostro grazie a Dio è riversare sui nostri fratelli tutti i doni ricevuti.
Così con una maggiore consapevolezza abbiamo celebrato la Santa Messa domenicale nella cappella del seminario, a conclusione della giornata. Eravamo preparati, si perché ci vuole preparazione per andare Messa; come ci prepariamo adeguatamente per un incontro importante, così dobbiamo prepararci per andare incontro a Gesù con gioia ogni domenica. In quella celebrazione dobbiamo portare noi stessi e quello che siamo a tu per tu con Dio, non possiamo lasciare fuori la nostra vita. Ecco che la Santa Messa non è più una parentesi della nostra settimana, la Messa domenicale fa parte della nostra settimana, fa parte della nostra vita perché da quell’incontro con Dio cambia tutto, il rapporto con noi stessi e il rapporto con gli altri. Così, come ci ha ricordato suor Amelia, “a contatto con l’Eucaristia, la vita di ciascuno diventa concretamente quell’opera unica, meravigliosa, che era già nel cuore di Dio prima che nascessimo ed un cantiere aperto per costruire, insieme agli altri, una vita migliore per tutti”.
Ufficio Pastorale Giovanile e Vocazionale