Diocesi di Pitigliano - Sovana - Orbetello

Accoglienza richiedenti asilo e rifugiati

Carissimi, in questo particolare momento di emergenza e di violenza, la sensibilità evangelica della comunità cristiana non può venire meno. Anzi, sono proprio questi i momenti in cui la testimonianza della carità diventa ancor più efficace. Con pieno senso del dovere a servizio del Vangelo di Cristo, anche la Diocesi aderisce volentieri al progetto di accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati. A questo proposito, a seguito dell’incontro avvenuto in data odierna tra il delegato ad omnia, l’economo e la direttrice della Caritas diocesana, vi offriamo, in modo schematico e sintetico, le indicazioni della Diocesi, redatte sulla base delle indicazioni CEI, pubblicate lo scorso 13 ottobre 2015. Tali indicazioni sono il primo passo ricognitivo necessario per avviare le procedure dell’accoglienza con le istituzioni preposte ed hanno carattere di ufficialità.
 
1) Informare la popolazione della possibilità d i accogliere nel territorio della propria parrocchia richiedenti asilo o rifugiati, unitamente ai Consigli Parrocchiali per gli Affari Economici e Pastorale (con verbale). E’ fondamentale offrire informazioni chiare ma non emozionali, sapendo che gli ospiti saranno comunque selezionati dalla Prefettura e avranno una permanenza temporanea, anche se al momento non è precisamente quantificabile. Sarà data la priorità all’accoglienza di famiglie.
2) Compilare l’Allegato 1 indirizzato all’Ordinario diocesano per richiedere la necessaria autorizzazione. Inviare il modulo (posta, email, a mano), corredato possibilmente dalla copia del verbale dei Consigli Parrocchiali, all’Economato o alla Caritas diocesani. Il modulo deve pervenire entro e non oltre lunedì 9 novembre 2015.
3) Verificare insieme all’Ufficio Amministrativo della Diocesi se l’immobile individuato rispetta le norme in vigore circa l’abitabilità e se è regolarmente assicurato (responsabilità civile).
4) Attendere l’autorizzazione dell’Ordinario diocesano.
5) Una volta raccolte le adesioni, sarà la Diocesi a comunicare al Prefetto gli edifici disponibili e le persone da ospitare, come anche al Parroco l’effettivo arrivo dei migranti in Parrocchia.
6) Tutte le richieste di contributo e la loro distribuzione saranno gestite seguendo le direttive della Conferenza Episcopale Italiana. I contributi ricevuti a tale scopo nell’anno finanziario in corso, andranno messi a bilancio.
7) Possibilità di indicare anche alcune famiglie “private” disponibili ad accogliere i richiedenti asilo e rifugiati.
8) Sarà la Caritas diocesana, coadiuvata dagli uffici centrali della Diocesi, a coordinare le procedure necessarie, a mantenere i rapporti con le istituzioni e enti preposti, a offrire supporto e assistenza alle Parrocchie, alle associazioni richiedentti o alle famiglie “private” che offriranno disponibilità all’accoglienza.
 
In attesa di un vostro sollecito riscontro, vi salutiamo cordialmente.
 
Don Luca Caprini, delegato ad omnia
Don Marco Monari, economo generale
Marcella Padovani Friz, direttore Caritas diocesana