A distanza di qualche giorno dal disastro ambientale verificatosi martedì 25 ottobre che ha coinvolto la nostra Lunigiana, oltre al Levante Ligure, il Vescovo diocesano mons. Giovanni Santucci ha riunito i sacerdoti delle zone maggiormente interessate (Aulla e Mulazzo) e limitrofe per un’analisi della situazione al fine di verificare i bisogni e individuare alcune linee di intervento dopo la prima terribile fase dell’emergenza.
Sinteticamente è emerso:
1 – Continuare a sostenere le persone con l’esempio della fattiva carità offerto dai sacerdoti e dai tanti volontari affluiti nel territorio ma anche con il conforto della parola che esprime la nostra fede: ricordarci di mettere al centro della vita i beni più grandi, riconoscendo il superfluo, e dare spazio alla speranza che proviene dal Signore Gesù che è più forte del disagio, del dolore e anche della morte.
2 – Mettere al centro dell’azione di aiuto le persone e le famiglie, continuando a prestare attenzione ai bisogni primari, in sinergia e in sostegno dell’Ente pubblico: in particolare si attrezzerà presso le due parrocchie di Aulla e Arpiola di Mulazzo un Centro di Ascolto in grado di prendere in considerazione le richieste, e soprattutto la vicinanza perché tutte le pratiche vengano espletate nel modo più rapido ed efficace, creando collegamenti con i centri erogatori di servizi e di risarcimenti.
3 – Divulgare nelle parrocchie della zona, durante le celebrazioni Eucaristiche, il bisogno di alloggi provvisori (per un centinaio di famiglie su Aulla e una trentina su Mulazzo) per gli sfollati in attesa di poter rientrare nelle proprie abitazioni: i Centri d’Ascolto sostenuti dai Patronati si dovrebbero fare da intermediari tra chi offre e chi riceve, tutelando i rispetto dei patti convenuti.
4 – La Caritas della zona di Aulla si fa carico di coordinare la distribuzione presso il primo piano della ex stazione ferroviaria del vestiario agli sfollati; dal Comune e dalla Caritas si precisa che i magazzini sono pieni di materiali e quindi di non inviare vestiario -se non intimo nuovo nelle confezioni- fino ad eventuali nuove richieste che verranno pubblicizzate.
5 – Ai parroci e ai comitati tecnici delle parrocchie si richiede l’attenzione alla tutela e alla salvaguardia degli edifici di culto e dei beni parrocchiali eventualmente danneggiati così da inoltrare nei tempi stabiliti le eventuali pratiche burocratiche.
6 – Si accoglie con sincera gratitudine la disponibilità offerta dai vescovi toscani di indire una colletta straordinaria nelle parrocchie per domenica 13 novembre: tale colletta coordinata dalle singole Caritas diocesane verrà messa a disposizione della Caritas di Massa Carrara – Pontremoli e dei Parroci delle parrocchie coinvolte per offrire un segno tangibile di solidarietà alle famiglie colpite dall’alluvione.
7 – Su questo ultimo aspetto si tiene a precisare quanto segue:
a – è possibile inviare offerte per questa colletta direttamente alla Caritas diocesana oppure sul ccb intestato a DIOCESI MASSA CARRRARA – PONTREMOLI presso Monte dei Paschi di Siena filiale di Massa IBAN IT89 T010 3013 6020 0000 1807 512 specificando la causale ‘alluvione Lunigiana’
b – tutti i denari raccolti con questa colletta verranno versati direttamente alle famiglie interessate; il Vescovo Santucci ai parroci ha tenuto a precisare ‘non dobbiamo dare neanche l’impressione che il denaro raccolto venga usato per riparare i danni, che comunque ci sono stati, alle strutture della Chiesa’.