L’8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, è per noi di Azione Cattolica una giornata speciale. È il giorno in cui rinnoviamo il nostro sì a Gesù attraverso la libera scelta di impegnarci insieme per la vita della Chiesa e delle nostre comunità, crescendo nella fede e in umanità.
Come specificato negli Orientamenti dell’ACI per il triennio appena concluso (2011-2014), “l’adesione all’Azione Cattolica non è un atto solo formale, ma è la risposta a una vocazione che coinvolge la persona inserendola pienamente nella vita associativa: aderire è vivere il ministero laicale in forma associata. Aderire è anche lavorare insieme e costruire relazioni significative e durature. Aderire all’Ac significa essere corresponsabili della missione della Chiesa condividendo insieme ad altre persone gli obiettivi, lo stile e il metodo per stare in essa e nel mondo “da laici” per testimoniare la bellezza del Vangelo.”
Mi sto sempre più rendendo conto che le singole associazioni parrocchiali di AC, almeno nella nostra diocesi, vivono di due anime: la prima è quella più strettamente associativa e identitaria, la seconda riguarda la partecipazione all’ordinaria attività della parrocchia. Ad eccezione di qualche sporadico caso, la maggior parte delle parrocchie vive quasi esclusivamente della seconda.
Il gruppo di laici di AC è quello che sostiene la parrocchia, in un’ottica di corresponsabilità con i Pastori, e che si impegna a portare avanti la pastorale ordinaria.
Così in diocesi. Per sua natura, non c’è attività, evento o momento organizzato dall’Azione Cattolica diocesana che non sia rivolta a tutti. Questo è certamente molto positivo e incoraggio tutti a continuare su questa strada.
Ma è proprio in considerazione di ciò che la giornata dell’adesione assume un valore sempre più importante. Si tratta infatti di uno dei pochi momenti veramente “associativi” in cui è possibile rinsaldare l’identità e il senso di appartenenza all’Azione Cattolica.
Anche la scelta di farlo in Chiesa, l’8 di dicembre, condividendo con il resto della parrocchia un momento così importante, non è certamente casuale. La festa dell’adesione è una festa dentro la comunità, non una festa privata a cui si accede solo con un invito speciale. Tante volte invece abbiamo la presunzione di credere che l’Azione Cattolica sia solo nostra. No. Papa Francesco ce lo ha specificato chiaramente con i tre verbi che ci ha lasciato all’incontro con i Presidenti del 3 maggio scorso: rimanere, andare, gioire. “Rimanere con Gesù, andare ai confini e vivere la gioia dell’appartenenza cristiana”.
Apriamo allora con gioia le porte della nostra associazione a chiunque voglia entrare a farne parte e buona festa dell’adesione a tutti.
Giovanni Gentili