“Si tratta di gesti straordinari, che riguardano una chiesa una volta sola e poi non si ripetono più”; questa parole del vescovo Giovanni all’inizio della sua omelia nella rinnovata chiesa di san Paolo della Croce in Porto Ercole, durante la celebrazione d’inaugurazione nel pomeriggio di domenica 22 maggio, dopo radicali lavori di restauro, riassumono il senso e la solennità dell’evento.
La chiesa è stata infatti interamente riconsacrata alla presenza di tantissimi fedeli, autorità, rappresentanti del volontariato e una ventina di sacerdoti della vicaria, passionisti e di altre parti della diocesi. Si trattava, infatti, come ancora ha sottolineato padre Giovanni, di un momento di festa non solo per la parrocchia, ma per l’intera diocesi.
Dopo l’aspersione iniziale con l’acqua benedetta del popolo, delle pareti della chiesa e del nuovo altare e la liturgia della parola della festa della Santissima Trinità, “alla quale ogni chiesa è dedicata”, ha sottolineato il Vescovo, è iniziato il rito vero e proprio della consacrazione, con il canto delle litanie dei santi, l’inserimento delle reliquie (una del santo Sepolcro, due di san Paolo della Croce) nel nuovo altare, la solenne preghiera di dedicazione, l’unzione con il crisma dell’altare e delle dodici croci (simbolo dei dodici apostoli) sulle pareti della chiesa, l’incensazione e, finalmente, il momento più emozionante, con l’accensione di tutte le luci, sottolineata da uno scrosciante applauso di tutti i fedeli. La “nuova” chiesa è stata così riconsegnata, dopo nove mesi di lavori, al popolo portercolese.
Nell’omelia il Vescovo si era soffermato sul significato di tutti questi gesti liturgici, sottolineando il fatto che ogni azione rivolta alla chiesa riguarda anche il popolo di Dio. “Ungeremo le pareti e l’altare della chiesa con lo stesso crisma con il quale siamo stati unti noi nel battesimo e nella cresima, per questo siamo compenetrati con la nostra chiesa. Noi siamo chiesa perché ci raduniamo qui e la chiesa ha senso solo se ci siamo noi”.
Prima delle benedizione finale il parroco, don Adorno, ha espresso i ringraziamenti di rito, ma per niente formali, raccontando le difficoltà e le gioie di questi 252 giorni di lavori, durante i quali ha ascoltato i consigli di tutti, tanto che “…non mi potrete venire a dire che don Adorno ha fatto di testa sua”. In particolare i consigli sono venuti di due vescovi Mario e Guglielmo, che ha pubblicamente ringraziato assieme al vescovo Giovanni, che ha curato la preparazione immediata della celebrazione di riapertura. Ha ricordato anche i suoi predecessori, don Gabriele Paradisi, che ebbe l’intuizione di comprare il terreno prevedendo che il paese di sarebbe sviluppato proprio in questa zona; don Mariano Sabatini, parroco di grande carità; don Vincenzo Mecheroni, che fece costruire la chiesa e don Augusto Tosti, che iniziò ad ufficiarla e l’ha fatto per 36 anni.
Tante le persone ringraziate, come il sindaco Cerulli, i vari architetti ed ingegneri, in particolare il progettista Massimo Francardi che è recentemente scomparso, al cui figlio Marco ha consegnato una targa ricordo, ma non poteva… ringraziare se stesso, il vero artefice della rifondazione della chiesa; ci ha pensato così la sua gente, con il caloroso applauso finale, a ripagarlo e annoverarlo come degno successore dei gradi parroci di Porto Ercole.
La caratteristica più importante della nuova chiesa, a livello architettonico, è il nuovo presbiterio e la preferenza all’utilizzo del legno come materiale principale sia per i rivestimenti che per gli arredi.
Sulla chiesa di San Paolo della Croce sono stati svolti, però, non solo lavori di riqualificazione ed adeguamento liturgico, ma soprattutto di consolidamento statico, adeguamento degli impianti per un costo di 1.200.000 euro circa, di cui 520.000 euro finanziati dalla CEI, attingendo ai finanziamenti derivanti dall’8X1000 alla Chiesa Cattolica finalizzati per la nuova edilizia di culto.
I lavori sono iniziati il 9 settembre 2015 e terminati il 19 maggio 2016, appena qualche giorno prima della riapertura di domenica scorsa!
La ditta impiegata è la Faser Costruzioni srl con sede in loc. San Quirico nel comune di Sorano con la quale hanno collaborato altre imprese e artigiani del posto tra cui i cantieri navali.
Lo studio dei lavori di riqualificazione globale del complesso edilizio è iniziato alcuni anni fa da parte dall’architetto Massimo Francardi di Pitigliano il quale ha eseguito la progettazione dell’opera ed ha messo massimo impegno e dedizione per far si che la stessa si potesse realizzare, purtroppo nel luglio 2015 l’architetto è venuto a mancare ma il progetto è stato affidato all’architetto Roberto Merli di Castell’Azzara che insieme al geom. Marco Francardi di Pitigliano hanno portato a termine l’opera.
Il progetto è stato finanziato ai sensi dell’art. 1 comma 4 lettere “a” e “b” del regolamento applicativo delle disposizioni per i finanziamenti della CEI per la nuova edilizia di culto.
Gli interventi maggiori sono stati i lavori strutturali di miglioramento sismico sulle strutture maggiormente esposte e vulnerabili.
È stato realizzato un rinforzo delle murature portanti con pilastri in acciaio perimetrali rivestiti in muratura a sostegno delle mensole in cemento armato delle gronde sporgenti della copertura.
Sono state installate catene metalliche a collegamento delle ampie pareti dell’aula principale ottagonale migliorando la loro resistenza rispetto ai cinematismi di collasso fuori piano.
È stato realizzato un nuovo solaio di calpestio della chiesa e della canonica di superficie 550 mq circa, in quanto quello in origine era completamente degradato a causa dell’ambiente salino e della scarsa ventilazione.
il solaio è stato appoggiato su nuovi setti in muratura affiancati alla murature originarie e collegato da cordoli in cemento armato.
È stato necessario realizzare anche un’opera di rinforzo del solaio sotto la zona del presbiterio con due pilastri in cemento armato a sostegno del peso della base dell’altare realizzata in monoblocco di travertino.
a livello architettonico si è intervenuto sui luoghi liturgici con particolare attenzione nel completo rifacimento della zona del presbiterio.
nelle due aule laterali sono stati realizzati i nuovi confessionali, è stata creata una nuova postazione del fonte battesimale ed è stata rivista la scala per l’accesso al coro.
inoltre sono stati fatti degli interventi per il superamento delle barriere architettoniche mediante l’installazione di due rampe per l’accesso dei disabili.
sono stati cambiati tutti gli infissi ed i materiali di finitura interni, con particolare utilizzo di travertino e legno per gli arredi e rivestimenti.
inoltre si è provveduto al completo rifacimento di tutti gli impianti tecnologici di cui elettrico, termico, raffrescamento, diffusione sonora, ecc…
anche il corpo di fabbrica posto nel prospetto posteriore della chiesa che ospita la sacrestia, l’ufficio parrocchiale ed i servizi è stato completamente ristrutturato.
la chiesa è stata completamente risistemata anche al suo esterno sia sulle facciate che sulla copertura, l’intervento di ristrutturazione ha compreso pure il campanile.
sul fronte della chiesa si è provveduto alla riqualificazione della piazza di proprietà della parrocchia mediante una nuova pavimentazione e arredo urbano, inoltre e’ stato ricostruito un nuovo sagrato molto più ampio di quello in origine.
con fondi propri, la parrocchia ha realizzato anche delle opere di manutenzione straordinaria del parcheggio di proprietà posto dietro la chiesa, con rifacimento della pavimentazione e dei sotto-servizi.
Lo staff di progettazione è stato il seguente:
Progettazione e direzione dei lavori architettonica
arch. Roberto Merli – geom. Marco Francardi
Progettazione e direzione dei lavori strutturale
ing. Fabrizio Casciani di Pitigliano
Progettazione e direzione dei lavori impianti
ing. Girolamo Audino di Manciano
Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione
dr. Stefano Nelli di Manciano