Come ormai è tradizione della Chiesa universale (a partire dal messaggio del Papa per la giornata mondiale della Pace) e dell’ACR in modo speciale, il mese di gennaio è dedicato con un’attenzione particolare al tema della PACE. Per la celebrazione della 46ª Giornata Mondiale della Pace del prossimo 1° gennaio 2013, il Santo Padre Benedetto XVI ha scelto questo tema: ‘Beati gli operatori di pace’.
(http://www.news.va/it/news/beati-gli-operatori-di-pace-3)
L’annuale Messaggio del Pontefice, nel complesso contesto attuale intende incoraggiare tutti a sentirsi responsabili riguardo alla costruzione della pace. Partendo quindi dalla lettura del messaggio cercare di rendere i bambini e ragazzi protagonisti nella costruzione di pace intorno a loro: una bellissima occasione per i bambini e i ragazzi per riflettere e formarsi come cittadini del mondo, per concretizzare che il vangelo è vita ed è nella vita. ‘DAI LUCE ALLA PACE’, è questo lo slogan! È questa la riflessione che porterà i ragazzi a scoprire che anche quando intraprendiamo una strada che risponde alle nostre esigenze, molto spesso può capitare di perdersi in essa, di lasciarsi attrarre da “false luci” che ci distolgono dal nostro obiettivo principale e ci fanno sbagliare percorso.
I ragazzi saranno aiutati ad individuare le dinamiche che portano allo scegliere e allo scegliere bene, nella prospettiva di realizzare i propri desideri e portare a compimento i propri progetti. La Festa della Pace si configura allora come un’esperienza che stimola i ragazzi a vivere relazioni positive quando i propri percorsi incontrano quelli degli altri. Durante questo mese i bambini e i ragazzi impareranno a fare la differenza individuando tutto ciò che non è parte del progetto di Dio sull’uomo, sulla Chiesa e sulla città in cui vivono, ciò che non li fa essere sale e luce, che non li aiuta a costruire la pace lì dove sono e nel mondo.
Si impegneranno, quindi, concretamente a sottrarre ciò che fa ‘perdere sapore’ alla loro vita, scoprendo lo stile del ‘fare la differenza’. Comprenderanno che discernere ciò che ostacola la piena realizzazione della comunione e ‘sottrarre’ il superfluo dalla loro vita, costituiscono i passi necessari e importanti per vivere pienamente l’essere cristiani impegnati a portare nella storia la Parola che salva.