Diocesi di Pitigliano - Sovana - Orbetello

Cenni storici

La Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell’arcidiocesi di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Si sviluppa nella parte meridionale della provincia di Grosseto, comprendente le valli dell’Albegna e del Fiora, la costa con l’Argentario e le isole del Giglio e di Giannutri, il versante meridionale del monte Amiata, anche con il comune senese di Piancastagnaio. E’ estesa su di una superficie di 2.177 Kmq e conta 72.012 abitanti. Il Vescovo attuale è mons. Giovanni Roncari.
Diocesi di Sovana attestata già nel VII sec.,
Diocesi di Sovana-Pitigliano nel 1843,
Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello il 30/09/1986,
Suffraganea di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino
(reg. pers. giur. trib. di Grosseto il 06/12/90, n. 168, cod. fisc. 93000880539)
Cenni Storici
Sovana, erede delle antiche diocesi di Saturnia e Statonia, diventa città vescovile alla fine del VII secolo. La cattedrale di Sovana fu costruita nel X secolo durante l’episcopato del vescovo Ranieri. Nel 1230 Orbetello fu ceduta dalla diocesi all’abbazia delle Tre Fontane di Roma. Il 23 aprile 1459 la diocesi entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell’arcidiocesi di Siena.
Sovana a metà del XVII secolo era un piccolo borgo di 400 anime e il vescovo Marcello Cervini tentò senza successo di ripopolarlo. Nel 1674 Pier Maria Bichi fissò la sua residenza a Pitigliano, in un palazzo di proprietà della sua famiglia. Dopo la sua morte il palazzo fu lasciato in eredità alla curia vescovile e il successore Pietro Valentini continuò a risiedere a Pitigliano, come tutti i suoi discendenti. Benché la diocesi non fosse molto popolosa, non c’era penuria di sacerdoti: nel sinodo del 1689 furono 192 i sacerdoti presenti alla sessione del 13 maggio.
Nel 1701 il vescovo Domenico della Ciaja istituì il seminario diocesano a Scansano e nel 1705 lo traslò a Pitigliano. Nella prima metà del secolo sotto l’episcopato di Fulvio Salvi operò nella diocesi san Paolo della Croce, che fu chiamato l’Apostolo della Maremma e fondò la Congregazione della Passione di Gesù Cristo nell’eremo di Sant’Antonio sul monte Argentario.
Nell’aprile del 1785 furono cedute alla diocesi di Acquapendente le comunità di Onano e Proceno, che si trovavano nello Stato Pontificio, in cambio di quelle di Manciano e Capalbio, appartenenti al Granducato di Toscana.
Nel 1844 Pitigliano fu elevata a sede vescovile e la diocesi di Pitigliano fu unita aeque principaliter a quella di Sovana. Il 13 maggio 1853 la pastorella Veronica Nucci di Cerreto riferì di aver assistito ad un’apparizione mariana. Quattro anni dopo, l’8 maggio il vescovo pose sul luogo dell’apparizione la prima pietra di una chiesa dedicata alla Vergine Addolorata. Negli anni dal 1868 al 1878 la diocesi assistette alla predicazione di un sedicente visionario e profeta, Davide Lazzaretti: inizialmente rimase nella Chiesa cattolica pur con atteggiamenti rivelazionisti, messianici e inclini al socialismo; nel 1871 fondò una nuova Chiesa giurisdavidica, che raccolse un certo numero di adesioni in Toscana, rifiutando l’obbedienza al Pontefice Romano. Il 18 agosto 1878 morì per mano dei carabinieri mentre guidava una processione verso Arcidosso.
Nel 1910 il vescovo Michele Cardella diede una nuova sede al seminario e volle costruire una croce in ferro battuto alta 22 metri sulla sommità del monte Amiata. Dal 1924 al 1932 le diocesi di Sovana e Pitigliano furono unite in persona episcopi alla diocesi di Grosseto, suscitando la contrarietà del clero e del popolo, nonostante le assicurazioni di autonomia del vescovo Gustavo Matteoni. L’8 giugno 1934 il vescovo Stanislao Battistelli diede alla diocesi un nuovo assetto amministrativo, riducendo le vicarie da quindici a sei.
Dal 1964 al 1975 la diocesi restò vacante e rischiò nuovamente di essere unita alle diocesi vicine; fu amministrata dapprima per sei anni dal vescovo di Montepulciano e poi per altri cinque anni dal vescovo di Grosseto. Il 25 marzo 1981 la diocesi riacquistò la città di Orbetello fino ad allora rimasta sotto la giurisdizione dell’abbazia delle Tre Fontane mutò nome a favore di diocesi di Sovana-Pitigliano-Orbetello. Il 30 settembre 1986 la diocesi risultante ha assunto l’attuale denominazione di diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello.