Fratelli e sorelle carissimi,
la letizia della Pasqua di Resurrezione raggiunge le nostre vite provate e le rigenera per una speranza nuova! La primavera porta con se questo magnifico evento che irrompe nel cuore della storia dell’umanità attraverso il gesto del Padre che resuscita suo Figlio Gesù Cristo, consegnatosi al supplizio della Croce per ciascuno di noi. Lo Spirito del Risorto riempie così la terra e trasforma la realtà e i cuori degli uomini che lo accolgono: nulla è più come prima!
Nel cuore dell’universo si produce un’esplosione di grazia che si espande nelle vicende storiche dei singoli e dell’umanità. Benedetto XVI nell’indire l’Anno della Fede, ha dato enfasi particolare alla “novità” radicale della Resurrezione di Cristo, cuore della nostra fede cristiana. Questa novità ha come frutto immediato la trasformazione dei discepoli timorosi nella nuova comunità che è la Chiesa, il corpo del Risorto e li rende profeti di novità: nulla è più come prima!
In questa nuova comunità, vivificata dalla ‘grande speranza’(Spe salvi, 34), fondata sulla Resurrezione di Cristo, ciascuno è conformato sempre più al mistero del Cristo Risorto, trasformato nel suo modo di vivere e di pensare, reso un uomo pasquale: nulla è più come prima!
L’uomo pasquale lascia che Cristo invada il suo essere in pienezza e accoglie il fuoco dello Spirito. Rinuncia alle sue paure e alle sue morti, elimina dalla sua vita ogni forma di pessimismo, non si lascia schiacciare dal nichilismo, non mitizza i tempi passati parlando come un laudator temporis acti, non si limita a dispensare buoni consigli; è insieme a Cristo un creatore di futuro! nulla è più come prima!
L’uomo pasquale non innalza mura difensive nei confronti del mondo, ma si impegna nel mondo per costruire ponti di collaborazione con ogni uomo di buona volontà, per far comprendere che il vero potere è servizio, per realizzare giustizia, fraternità e pace: nulla è più come prima!
L’uomo pasquale, rinnovato dallo Spirito del Risorto, è aperto a un nuovi orizzonti di pensiero, non solo per discernere la volontà di Dio sulla sua vita, ma anche per discernere la natura stessa della realtà e lo snodarsi dei giorni della storia. La Resurrezione di Cristo rivela il nostro destino individuale e collettivo, ma anche la natura stessa dell’universo nel quale viviamo e il senso ultimo della storia dell’umanità. “Il Gesù pasquale è la nostra certezza che la storia può essere vissuta in modo positivo e che la nostra attività razionale limitata e debole ha un significato”(J. Ratzinger): nulla è più come prima!
L’uomo pasquale ha realizzato una conversione non solo religiosa e morale, ma anche intellettuale. Tutto il nostro pensiero trae orientamento dal mistero pasquale di Cristo e questo produce la cultura della Pasqua: cultura che non sostituisce il lavoro legittimo e autonomo degli scienziati, degli economisti e degli artisti, ma offre ad esso un orientamento che ispira speranza e indica il suo ultimo significato. La cultura della Pasqua sfida la scienza a non limitarsi alla realtà materiale; sfida l’economia a incorporare nelle sue analisi il bene comune delle persone, sfida i cittadini delle nostre democrazie occidentali a non arrendersi mai ad un piatto secolarismo: nulla è più come prima!
Carissimi fratelli e sorelle, il Signore ci ha regalato Papa Francesco in questa primavera, ci ha dato ancora una volta un segno della sua Signoria sulla Chiesa; ci incoraggia ad andare avanti con fiducia: la Pasqua di Resurrezione ci trovi recettivi del Dono di Dio, attuatori operosi della sua novità, testimoni di speranza in questa nostra terra maremmana provata quest’anno da molteplici difficoltà, ma non schiacciata. Cristo è Risorto! Nulla è più come prima!
Vi abbraccio e vi benedico,
+ Guglielmo Borghetti
Pitigliano, 24 marzo 2013
Domenica delle Palme e della Passione del Signore