Diocesi di Pitigliano - Sovana - Orbetello

Omelia Ingresso ad Orbetello, 3 ottobre 2010

Carissimi fratelli e sorelle, sono lieto di essere qui con voi in questa prima domenica d’ottobre, vi ringrazio dell’accoglienza riservatami, ringrazio il Signor Sindaco, il Parroco per le parole di benvenuto.

 

Domenica scorsa nell’omelia della S.Messa nella piazza di Pitigliano ribadivo con vigore che il senso della mia presenza in mezzo a voi si racchiude in un unico assillo ‘annunciare il Vangelo’, con S. Paolo ho quasi gridato ‘è una necessità che mi si impone’, e ‘guai a me se non annuncio il Vangelo’.

Le Sante Scritture oggi ci aiutano ad approfondire e mi piacerebbe comporre come una specie di trittico di cui oggi consideriamo il secondo pannello e domenica prossima a Sovana il terzo.

Se il primo pannello poteva portare come titolo Servire insieme il Vangelo perché nel mondo si ravvivi la speranza, il pannello che propongo qui ad Orbetello davanti alla sua laguna incantata ed al suo promontorio argentea. La intitolerei Servire il vangelo disinteressatamente, senza vergogna fino a soffrire per esso.

1 Quante volte a tutti noi è capitato di sfogarsi dicendo: perché o Dio non fai qualcosa per questo nostro mondo sconvolto dalla violenza, dalla malavita, dalla corruzione; perché non intervieni deciso invece di stare a guardare; fino a quando dovremo attendere. Si, tutti oggi sentiamo la necessità di un intervento di Dio, di un suo gesto che ridia fiducia ai cuori e alle coscienze, che permetta di sperare che il male non avrà la meglio sul bene: la Parola di Dio è chiara, questo gesto ‘ certo verrà e non tarderà’! Dio non è assente; la fede in lui ci sostiene, ‘il giusto vivrà per la sua fede’.

2 Uomini di fede che lavorino per il Vangelo con spirito disinteressato, ‘servi inutili’ leggiamolo nel senso di servi che non si aspettano un utile, che non ricercano un vantaggio, che non hanno secondi fini, ma che sono pronti a giocarsi tutto nella fede, ad essere granellini di senape che riescono a spostare le montagne dell’indifferenza, dell’odio, delle liti, delle inimicizie; che riescono a proporre una vita buona carica di sorriso e di speranza, una vita radicata in Gesù Cristo speranza del mondo. Questa è la missione della Chiesa: la Chiesa non ha problemi di schieramenti, non può essere stiracchiata di qua e di là secondo comodità e opportunismi: la Chiesa ha un assillo, noi abbiamo un assillo, annunciare il Vangelo di Gesù Cristo; la Chiesa sta dalla parte della persona umana perché Gesù sta dalla parte della persona umana; sempre sarà in prima fila a difenderla nei suoi diritti inalienabili; ‘ l’uomo è la via della Chiesa’! (Servo di Dio Giovanni Paolo II).

3 Questo impegno deve essere portato avanti con fermezza, senza vergogna; offrire la bella testimonianza della nostra fede forti della forza di Dio, fino’ a soffrire per il Vangelo’. Non importa se la cultura attuale a volte fraintende, il cristiano è segno di contraddizione e porta avanti il suo servizio costi quel che costi.Il contributo che l’annuncio del Vangelo può dare per la costruzione della città degli uomini è davvero significativo perché libero da ogni condizionamento ideologico; la Chiesa opera nel pre-ideologico, come Gesù ha operato in quello spazio franco che è la relazione tra le persone e la liberazione dell’uomo dal male radicale.

Santa Maria Assunta, segno di consolazione e di sicura speranza, ci insegni come si soffre per il Vangelo e con la sua materna intercessione di protegga; S.Paolo della Croce ci sproni a diventare missionari del Vangelo nei crocicchi delle strade, sulle spiagge dorate, sui monti scintillanti di sole, sulle distese verdi e fumanti di questa terra incaricata da Dio di testimoniare un barlume della sua bellezza.