Diocesi di Pitigliano - Sovana - Orbetello

Omelia nella Messa del giorno di Natale 2013


1. Carissimi fratelli e sorelle, la nostra fede oggi ci ha radunato numerosi: l’Eterno Figlio del Padre, nasce nel tempo da una donna, Maria! ‘Colui che permane  eterno al di là di ogni giorno, Colui che ha creato la successione dei giorni, ha la sua nascita in un determinato giorno’ (S.Agostino, Discorso 369). Nasce oggi per noi il Salvatore e sorge su tutta l’umanità il vero sole: Dio si è fatto uomo perché l’uomo si facesse Dio. Permettetemi di dilatare la  meditazione odierna di questo grande Mistero per coglierlo in tutte le sue dimensioni; chissà che non torneremo a casa più incoraggiati e con il cuore meno smarrito nei labirinti esistenziali dai quali a volte sembra che non riusciamo ad uscire.
2. Nel secolo XIV un grande mistico renano Giovanni Taulero (1300’1361), frate domenicano, in uno dei suoi Sermoni natalizi parla di una triplice nascita di Cristo. Lasciamoci guidare dal suo pensiero, semplice e lineare, profondo ed affascinante, a gustare e a vivere il Mistero della Natività che oggi celebriamo nella  gioia della fede.
3. ‘A quale degli angeli Dio ha mai detto: ‘Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato’ (Eb 1,5). Le parole della Lettera agli Ebrei fanno riferimento alla nascita misteriosa del Figlio di Dio avvenuta nella Trinità, anzi che avviene nella Trinità, ‘generato, non creato, della stessa sostanza del Padre’: eternamente generatore il Padre, eternamente generato il Figlio nell’ eterna comunione d’amore che è una persona e si chiama Spirito Santo. Siamo nel cuore del mistero di tutti i misteri! La prima nascita del Figlio, il suo primo Natale, per così dire, è nell’eternità della Trinità, comunione assoluta d’amore.
4. ‘E il Verbo si fece carne è venne ad abitare in mezzo a noi’(Gv 1,14). Più di duemila anni fa in un piccolo villaggio, a Betlemme, in una notte unica è venuto al mondo come uomo; neonato, piccolo, minuscolo brano di vita, indifeso; la mamma lo ha  deposto in una mangiatoia e lo ha allattato; si è adattato pienamente alla miseria; si è fatto piccolo in modo radicale; Lui che era Dio, Figlio Eterno del Padre, entra nella storia umana e sceglie l’ultimo posto, quel posto che non vorrà abbandonare mai durante tutta la sua vita fino al Golgota: nasce marginale, morirà marginale sul patibolo infamante della croce. Il nostro Dio nasce piccolo e insignificante; l’umiltà diventa la legge fondamentale del nuovo mondo che si inaugura a Betlemme.
5. ‘A quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio'(Gv 1,12) Dunque per dirla ancora con il nostro mistico che ci fa da maestro in questo Natale: ‘La prima e piú sublime nascita avviene quando il Padre celeste genera il Figlio unigenito nell’essenza divina… La seconda nascita, che oggi si celebra, è la fecondità materna che in assoluta purezza toccò in sorte alla castità della Vergine. La terza nascita avviene quando Dio ogni giorno ed ogni ora nasce veramente e spiritualmente in un’anima buona mediante la grazia e l’amore’ (G.Taulero). Ogni istante ed ogni giorno c’è la nascita di Gesù in noi; siamo invitati a trasformare la nostra vita in una ‘mangiatoia’, un ‘luogo dove prendono cibo gli animali’; siamo invitati a scegliere la via regale dell’umiltà del cuore, il Figlio eterno nascerà in noi. ‘Se c’è una sola madre di Cristo secondo la carne, secondo la fede, invece, Cristo è il frutto di tutti’ (Sant’Ambrogio