Diocesi di Pitigliano - Sovana - Orbetello

Omelia nella Santa Messa con il Rito di Ammissione tra i candidati agli Ordini di Antonio Minucci e Gaetano Pasqualetto


‘Parla, perché il tuo servo ti ascolta’
Qualcosa di decisivo
 
1 «Samuele, Samuele!» Che significa questa doppia chiamata? Nella Bibbia quando una persona è chiamata due volte significa che le sta per accadere qualcosa di decisivo. Samuele viene chiamato nella notte. Siamo di fronte ad una svolta della storia di Israele: finito il periodo confuso dei Giudici, sta per aprirsi il periodo della monarchia, che comporterà un nuovo avvicinarsi di Dio al suo popolo. La prima volta che incontriamo nella Scrittura questa doppia chiamata è in Gen 22,1 e riguarda il momento culminante della vita di Abramo, quando questi è chiamato a sacrificare il figlio: è il momento in cui tutto il cammino fatto fino allora dev’essere provato, per vedere se è un cammino sincero; ecco allora la doppia menzione del nome: ‘Abramo, Abramo’. Quindi Mosè in Es 3,4-6. Dice il testo: ‘Il Signore vide che si era avvicinato per vedere e Dio lo chiamò dal roveto e disse: «Mosè, Mosè»’ Anche Mosè sente che è giunto un momento decisivo per la sua vita: è il momento in cui deve essere veramente disponibile, senza fare gli errori della prima volta. Nel Nuovo Testamento c’è Lc 22,31: «Simone, Simone, ecco che Satana ti ha chiesto per vagliarti come il grano», anche qui abbiamo a che fare con un momento culminante decisivo della vita di Pietro. Così negli Atti degli Apostoli: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?» (At 9,4), e da li inizia una nuova vicenda esistenziale di Saulo che diventa Paolo, Apostolo delle Genti. È Dio che prende l’iniziativa, i fatti che abbiamo ricordato sono tutti decisivi per le persone protagoniste.
 
2 Carissimi Antonio e Gaetano, oggi anche per voi il Signore prende l’iniziativa e vi chiama per nome due volte: qualcosa di decisivo sta per accadere. Siete invitati a ‘rendere noto il desiderio di dedicarvi al servizio di Dio e del suo popolo, perché venga ratificato dalla santa Chiesa’; siete invitati a coltivare a fondo la vostra vocazione avvalendovi di quei mezzi che la comunità ecclesiale mette a vostra disposizione.
3 Come il 4 ottobre del 1962 il Beato Giovanni XXIII  andò in pellegrinaggio al Santuario di Loreto per affidare alla Vergine Maria il Concilio Ecumenico Vaticano II, che si sarebbe inaugurato una settimana dopo, anche Benedetto XVI ha voluto farsi pellegrino per affidare alla Madre di Dio due importanti iniziative ecclesiali: l’Anno della fede, che avrà inizio tra una settimana, l’11 ottobre, nel cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II e l’Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, convocata nel mese di ottobre sul tema ‘La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana‘. Nell’omelia ha sottolineato un punto importante del racconto evangelico dell’Annunciazione: ‘Dio domanda il «sì» dell’uomo, ha creato un interlocutore libero, chiede che la sua creatura Gli risponda con piena libertà. San Bernardo di Chiaravalle, in uno dei suoi Sermoni più celebri, quasi ‘rappresenta’ l’attesa da parte di Dio e dell’umanità del ‘sì’ di Maria, rivolgendosi a lei con una supplica: «L’angelo attende la tua risposta, perché è ormai tempo di ritornare a colui che lo ha inviato’ O Signora, da’ quella risposta, che la terra, che gli inferi, anzi, che i cieli attendono. Come il Re e Signore di tutti desiderava vedere la tua bellezza, così egli desidera ardentemente la tua risposta affermativa’ Alzati, corri, apri! Alzati con la fede, affrettati con la tua offerta, apri con la tua adesione!» (In laudibus Virginis Matris, Hom. IV, 8: Opera omnia, Edit. Cisterc. 4, 1966, p. 53s). Dio chiede la libera adesione di Maria per diventare uomo. Certo, il ‘sì’ della Vergine è frutto della Grazia divina. Ma la grazia non elimina la libertà, al contrario, la crea e la sostiene. La fede non toglie nulla alla creatura umana, ma ne permette la piena e definitiva realizzazione’ (Benedetto XVI, Omelia Santa Messa a Loreto, 04/10/2012). 
4 Il Catechismo della Chiesa Cattolica ricorda opportunamente che la libera iniziativa di Dio richiede la libera risposta dell’uomo. Una risposta positiva che presuppone sempre 1’accettazione e la condivisione del progetto che Dio ha su ciascuno; una risposta che accolga 1’iniziativa d’amore del Signore e diventi per chi è chiamato un’esigenza morale vincolante, un riconoscente omaggio a Dio e una totale cooperazione al piano che Egli persegue nella storia (cfr. n. 2062).
5 Dio chiede a voi la libera adesione. Anche la Chiesa di Pitigliano-Sovana-Orbetello attende e desidera ardentemente la vostra risposta: ‘Eccomi’. Come l’Eterno Figlio del Padre e con l’Eterno Figlio del Padre dite con gioia ‘Ecco, io vengo-poiché di me sta scritto nel rotolo del libro- per fare, o Dio, la tua volontà’ (cfr. Eb10,5-7).
6 Permettetemi, infine, di ricordare che oggi il Santo Padre ha proclamato Dottori della Chiesa due figure gigantesche della santità cristiana: Santa Ildegarda di Bingen e San Giovanni d’Avila, una monaca benedettina del medioevo (1098-1179) e un sacerdote spagnolo del Rinascimento (1499-1569). Ildegarda, ‘profetessa teutonica’: la sua vita scorreva sotto lo sguardo di Dio nel raccoglimento del chiostro quando venne, quasi a forza, ‘strappata’ a se stessa; musicista, teologa, filosofa, poetessa, medico e mistica. Scivias – ‘Conosci le vie’, la sua opera più importante. Giovanni d’Avila abbandona gli studi giuridici per rispondere alla divina chiamata: presbitero infiammato dall’ideale missionario, progettò di portare il Vangelo nelle terre d’America ma il suo vescovo, conosciuto il suo talento di predicatore, gli chiese di fermarsi nella sua diocesi; Giovanni obbedisce e si dedicò con tale zelo alla predicazione  da essere definito ‘l’apostolo dell’Andalusia’. Scrive Audi filia , un invito all’ascolto ed all’obbedienza alla volontà del Padre che segna l’inizio del cammino di conversione, di sequela del Cristo.
7 Antonio e Gaetano, vi indico questi amici straordinari come guide del vostro percorso formativo: imparate da loro a conoscere le vie del Signore, l’ardente amore per Gesù e l’entusiasmo del seguirLo; vi affido alla potente intercessione di Maria, Regina delle Vittorie e del Santo Rosario, e alle preghiere di tutti noi, Chiesa di Pitigliano-Sovana-Orbetello, oggi qui radunata a raccogliere nel suo cuore il vostro ‘Eccomi’.
 
 
                                                                  + Guglielmo Borghetti, vescovo