Nel Nome di Gesù!
1. ‘Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo‘ (Lc 2,21). Cominciamo un nuovo anno; il giorno del capodanno solare coincide con l’Ottava del Natale del Signore. A Natale abbiamo festeggiato la nascita di Gesù a Betlemme, otto giorni dopo festeggiamo in modo particolare la sua identità attraverso tre gesti: viene circonciso, e ciò lo rende appartenente al popolo dell’alleanza; riceve il nome, che dice la personalissima vocazione e missione affidatagli da Dio; è concepito per opera dello Spirito Santo ‘nato da donna’, ha una madre: Myriam di Nazareth.
2. Nella carne di Gesù, in forza della circoncisione, resterà sempre inciso il segno del suo essere ebreo, segno della promessa fatta ai padri ora compiuta, segno della fedeltà di Dio; segno che sarà trasceso dalla Nuova Alleanza per la quale sarà necessaria ben altra circoncisione.
3. La circoncisione è la circostanza in cui viene dato il nome al bambino: Gesù è chiamato Yeshoua, forma abbreviata di Yehoshoua, ‘Il Signore salva’, ed è un nome dato da Dio stesso; è in quel Nome santo che gli uomini saranno salvati. Di qui deriva la specialissima devozione cristiana al Nome di Gesù e alla sua straordinaria potenza ed efficacia. (cfr la tradizione dell’oriente cristiano, S.Bernardo, S.Bernardino da Siena, S.Ignazio di Loyola).
4. Iniziando il nuovo anno civile, la festa odierna ci regala un messaggio intenso e consolante: la benedizione di Dio è sull’umanità e su ciascuno di noi e questa benedizione ha un Nome ‘che è al di sopra di ogni altro nome'(Fil 2,9): Gesù il Cristo, nato da Maria. Non a caso per molti anni in questo principio d’anno la Chiesa ha celebrato la festa del Nome di Gesù, e ancora non a caso gli ultimi Papi hanno dedicato questo stesso giorno quale ‘Giornata mondiale della pace’. In essa tutti i popoli sono invitati a fare Pace e Giustizia, accogliendo Gesù benedizione di Dio.
5. Gesù nasce da donna, Myriam di Nazareth: il frutto benedetto del grembo di questa donna è Gesù, la benedizione di Dio promessa ad Abramo e ora fatta carne, fatta uomo affinchè ogni uomo sia benedetto. Madre di Dio! E’ il più antico e importante titolo dogmatico della Madonna, definito come verità di fede nel Concilio di Efeso nel 431; è il fondamento di tutta la grandezza di Maria e nel contempo di parla della umiltà di Dio! Dio ha voluto avere una madre. Dio scende nel cuore della materia, perché mater, deriva da materia, nel senso più nobile del termine. Dio ha scelto questa via materna per rivelarsi, ha santificato e redento non solo la natura in astratto, ma anche la nascita umana e tutta la realtà della vita. In particolare ha rivelato la dignità della donna in quanto donna. ‘Nato da donna’, esprimendosi così S.Paolo ha dato alla sua affermazione una portata universale e immensa: è la donna stessa, ogni donna, che è stata elevata, in Maria, a tale incredibile altezza. Dio ha preceduto tutte le sane battaglie per la promozione della donna; confrontandoci con Lui siamo in ritardo. Ecco perché oggi Non celebriamo solo la nascita di Gesù dalla Madre, ma il mistero della maternità stessa e, con esso, la dignità della donna. Che cosa si può dire di più della dignità della donna del fatto che la sua maternità è stata elevata e collocata in Dio e che la sua femminilità è stata divinizzata.
6. Iniziamo l’Anno nel Nome di Gesù, nato da donna, nato da Maria! ‘Diamo questo nome all’anno che incomincia! Segnamoci la fronte, lo spirito e il cuore con la croce di Gesù! Diciamo con fede: il nostro aiuto è nel nome del Signore! E poi varchiamo coraggiosamente la soglia dell’anno nuovo. Se il suo nome brillerà su di esso, anche l’ora più buia sarà sempre un’ora dell’anno del Signore e della sua salvezza’(K.Rhaner, La fede che ama la terra, Roma, 1981, p 67).
Questo il mio augurio più sincero: ‘Vi benedica il Signore e vi custodisca, rivolga a voi il suo volto e vi conceda pace'(cfr Nm 6,22.26).