Diocesi di Pitigliano - Sovana - Orbetello

Omelia per la Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria


Risplende la Regina, Signore,  alla tua destra
1 Una lunga estate calda: per il clima rovente oltre le previsioni di venti anni fa, per la situazione di crisi economica, per i conflitti aperti – penso alla Siria-, per i nostri boschi infiammati, per le disavventure della terra come i terremoti: si è aggiunto in questi giorni il terremoto in Iran e nel Gargano, per la notizia del boom di disoccupati ‘dottori’: sono 304mila le persone con un titolo di laurea e post laurea in cerca di lavoro (dati Istat sul primo trimestre 2012), per l’allarme siccità con relative conseguenze per l’agricoltura, per il ‘bruciare’ della nostra Laguna, per il caldo autunno previsto, per chi si da fuoco per disperazione da disoccupazione e ancora potremmo continuare.
 
2 In questo contesto rovente ritorna puntuale la Solennità dell’ Assunzione di Maria. Il mistero dell’Assunzione costituisce il coronamento della vita della Madonna, ‘l’epilogo meraviglioso di una vita eccelsa’ (Paolo VI): la sua concezione immacolata, la sua maternità divina, l’obbedienza eroica della fede che ha vissuto presso la croce di Gesù, la sua presenza nella Chiesa delle origini. Una vita, quella di Maria, che è stata costantemente aperta all’azione di Dio e proprio per questo in Lei Dio ‘ha potuto compiere grandi cose’. Con l’Assunzione si compone la ‘biografia totale’ (Bruno Forte) della Madre del Signore.
3 Alcune domande mi pongo e vi propongo: a) quella di oggi è un’occasione per evadere spiritualmente dalle inquietanti provocazioni della storia attuale? b) In quale senso può essere significativa per noi, abitanti di questa post-modernità che già comincia a dar segni di stanchezza e che è spesso distratta rispetto alle cose ultime e tutta indaffarata a risolvere i problemi dell’ora? c)  Come può aiutarci la contemplazione della ‘donna vestita di sole’  ad alzare lo sguardo per scrutare nel mistero che la Liturgia propone qualcosa del nostro destino ultimo e della luce che da esso viene sul ciò che è penultimo?, Qualcosa, insomma che ci aiuti a vivere?  La Liturgia per sua natura celebra lo splendore dell’eternità nel tempo e contemporaneamente tende a cogliere il senso profondo del divenire temporale nell’orizzonte pacificante dell’eternità. Risplende la Regina, Signore,  alla tua destra. Il suo fulgore di gloria illumini i nostri percorsi, ci dia luce abbondante!
3 Ma quale luce può darci in modo speciale questo mistero di Maria?  Una molteplicità di luci. Quella luce  che però ci sembra più specifica, essenziale, caratteristica è che ci ricorda che la sorte di Maria sarà la nostra; il Signore così ci ha creato da renderci immortali, da destinarci ad ‘una vita che trapassa i confini del tempo e gli anni trascorsi quaggiù, così labili, così fugaci, così logoranti, per darci, invece, una vita piena, perfetta, santa e soprattutto, fuori del tempo: non ha orologio, limiti, non ha calendario, non si esaurisce nella sua durata, ma resta assorbita nella sempre fresca, viva, nuova visione di Dio; è la vita eterna’ (Paolo VI, 15/08/1969). Maria, la madre di Gesù,  ha avuto il privilegio di anticipare questa sorte e di goderla in  pienezza. Maria dalla gloria del Paradiso ci tende le braccia e fa sì che noi sentiamo ancor meglio l’invito a partecipare della sua stessa gloria e garantisce la certezza  della sua intercessione. ‘È bello vivere, con questa agilità e levitazione spirituale, la vita presente: i dolori, le fatiche, le delusioni, i pesi, le responsabilità cambiano di gravità; e invece di essere ostacoli diventano i gradini per raggiungere il traguardo, la vetta a cui siamo indirizzati’ (Paolo VI, 15/08/1969 ). In Lei, assunta in cielo, ci viene manifestato l’eterno destino che ci attende oltre il mistero della morte: destino di felicità piena nella gloria divina. Per questo il Concilio Vaticano II afferma che Maria brilla sulla terra “innanzi al peregrinante popolo di Dio quale segno  di consolazione e di sicura speranza fino a quando non verrà il giorno del Signore” (Lumen gentium, 68).
 
4 Maria è assunta in cielo nell’integralità del suo essere umano e la Madre del Signore illumina così l’infinita dignità di ogni persona e il valore del corpo da custodire e amare. Pio XII proclama solennemente il dogma il 1° novembre del 1950, Solennità di Tutti i Santi (cfr. Costituzione apostolica « Munificentissimus Deus »). Con la proclamazione solenne di Maria Assunta, ha inteso annunciare solennemente a tutto il mondo la nobiltà e la dignità del corpo umano, mortificato, umiliato, avvilito e profanato in mille modi durante la seconda guerra mondiale da poco conclusa. Di fronte ai lager di Dachau e di Auschwitz, dove si era consumata la violazione più dissacrante del corpo umano, il mistero dell’Assunzione proclama il destino soprannaturale e la dignità eccelsa di ogni corpo umano, chiamato dal Signore a diventare strumento di santità e a partecipare alla sua gloria. L’Assunzione ‘Di fronte alle profanazioni e all’avvilimento cui la moderna società sottopone non di rado, in particolare, il corpo femminile, il mistero dell’Assunzione proclama il destino soprannaturale e la dignità di ogni corpo umano, chiamato dal Signore a diventare strumento di santità e a partecipare alla sua gloria. Maria è entrata nella gloria perché ha accolto nel suo seno verginale e nel suo cuore il Figlio di Dio. Guardando a Lei, il cristiano impara a scoprire il valore del proprio corpo e a custodirlo come tempio di Dio, nell’attesa della risurrezione’. (B. Giovanni Paolo II, Udienza 09/07/1997).
5 Dunque la contemplazione del  mistero dell’Assunta è singolare incoraggiamento a credere e sperare nel tempo che ci è dato di vivere dove la speranza appare dono prezioso e forza necessaria per la trasformazione del presente. Davvero la Madre del Signore è rispecchiata perfettamente nel XXXIII Canto del Paradiso dal Nostro poeta:
‘Qui se’ a noi meridiana face/ di caritate, e giuso, intra i mortali,/ sé di speranza fontana vivace‘ (Dante, Par. XXXIII, 10-12).
Risplende la regina Signore, alla tua destra!