Papa Francesco ci ricorda che “di fronte alla tragedia di decine di migliaia di profughi che fuggono dalla morte per la guerra e per la fame e sono in cammino verso una speranza di vita, il Vangelo ci chiama, ci chiede di essere “prossimi” dei più piccoli e abbandonati. A dare loro una speranza concreta. Non soltanto dire: “Coraggio, pazienza!…”. La speranza cristiana è combattiva, con la tenacia di chi va verso una meta sicura”.
L’appello del Papa all’Angelus di domenica 6 settembre, scuote ancora di più le nostre coscienze, ci interroga su quel che possiamo fare qui ed ora per accogliere dignitosamente i fratelli profughi e richiedenti asilo che bussano alla nostra porta.
Sentito il nostro Vescovo Guglielmo e sollecitati dal suo esplicito invito a rispondere per quanto possiamo alle richieste di solidarietà e di accoglienza, la Caritas Diocesana, Organismo della Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello per la pastorale della Carità, già impegnata nei servizi di prossimità ai più poveri, si mette a disposizione di tutte quelle parrocchie, associazioni e singole famiglie desiderose di impegnarsi in interventi di accoglienza per accompagnarle e sostenerle in questa scelta.
Auspicando un coinvolgimento di tutta la comunità cristiana della nostra Diocesi, esortiamo le parrocchie che hanno disponibilità a mettere a disposizione alloggi e strutture d’accoglienza, e i singoli credenti a sostenere tali percorsi, ognuno secondo le proprie possibilità e competenze.
Invitiamo pertanto a contattare la Caritas Diocesana che si fa promotrice con specifico servizio di una rete di coordinamento, affinché nessuno si senta solo nell’agire e possiamo così offrire servizi nel rispetto delle norme civili.
Marcella Friz, direttore Caritas diocesana.