Diocesi di Pitigliano - Sovana - Orbetello

Giornata di spiritualità di Azione Cattolica

L’Azione Cattolica diocesana propone a tutti i suoi associati ed a tutte le persone interessate una giornata di spiritualità presso il Santuario diocesano dell’Addolorata al Cerreto di Sorano, ospiti delle Monache Carmelitane che vivono nel Monastero adiacente. In questo appuntamento sarà il Libro di Giona ad accompagnarci nelle meditazioni proposte da don Emanuele.
Il ritrovo è alle 9:30 presso il Santuario, dove celebreremo la Santa Messa alle 10:00. A seguire la prima meditazione; dopo il pranzo vi sarà una seconda meditazione e del tempo di silenzio con l’adorazione aucaristica per chi lo desidera!
Il fascino del nostro monastero di clausura, vissuto nella stagione più bella, la compagnia delle Monache e l’amicizia degli Associati di Azione Cattolica e le bellissime pagine del Libro di Giona, renderanno questa giornata un momento privilegiato per trovare lo spazio necessario per la preghiera e l’ascolto della Parola di Dio nella nostra vita!
 
“Giona conduceva una vita serena e tranquilla, aveva le idee chiare sulla religione, sull’antagonismo tra il bene ed il male, sull’azione di DIo e su cosa Egli si aspettava da lui, su coloro che erano fedeli all’alleanza e su quanti non lo erano. Giona aveva le conoscenze e tutte le carte in regola per essere un bravo profeta e continuare la tradizione secondo la logica del “come era sempre stato fatto”. All’improvviso Dio sconvolse il suo ordine irrompendo nella sua vita come un torrente in piena, privandolo di ogni sicurezza e comodità: lo inviò a Ninive, la “grande città”, simbolo di tutti i reietti ed emarginati, per proclamare la Sua Parola. Così facendo Dio lo invitava a sporgersioltre i suoi limiti, ad andare versola periferia, affidandogli la missione di ricordare a tutti gli uomini smarriti che le braccia di Dio erano aperte e che Lui avrebbe offerto loro il suo perdonoe la sua tenerezza. Ma la sua richiesta andava oltre le capacità di comprensione di Giona, che decise di abbandonare la missione scappando nella direzione contraria a quella indicatagli da Dio, alla volta di Tarsis, in Spagna. Le fughe non sono mai positive… Quando Giona si imbarcò per Tarsis, la nave sulla quale viaggiava fu sorpresa da una tempesta e, dopo aver confessato ai marinai di essere lui la causa dell’ira divina, questi lo gettarono in mare. Mentre si trovava in acqua un grosso pesce lo inghiottì. Giona, che era sempre stato una persona tranquilla e pacata, non aveva tenuto conto che il Dio dell’Alleanza non viene mai meno ai suoi giuramenti ed è terribilmente insistente quando è in gioco il bene dei suoi figli. Per questo, quando la nostra pazienza si esaurisce, Lui si pone in attesa, facendo risuonare senza sosta la sua tenera parola di Padre. Quello da cui Giona fuggiva non era soltanto Ninive, ma l’amore senza misura di Dio per gli uomini. Questo non rientrava nei suoi piani”. (Papa Francesco, è l’amore che apre gli occhi, Rizzoli, 2013, 82s.)