Diocesi di Pitigliano - Sovana - Orbetello

IL DIALOGO CON PERSONE IN DIFFICOLTA’

L’ascolto è la prima forma di accoglienza e spesso anche la prima forma di carità che si può usare nei confronti dell’altro.

Lo sanno bene gli operatori e volontari che dedicano il loro tempo nei centri di ascolto diocesano e parrocchiale; lo sanno bene i sacerdoti, che nell’ascolto delle confessioni spesso si trovano ad accogliere gli sfoghi delle persone, recependo un senso di solitudine che con il covid si è ulteriormente amplificato.

E’ per tutti questi motivi che fin dallo scorso anno il vescovo Giovanni ha desiderato puntare sulla formazione dei religiosi e delle religiose delle diocesi di Grosseto e di Pitigliano perchè si potenzi il servizio dell’ascolto, soprattutto dei più fragili ed esposti alle ferite dell’esistenza. Il Vescovo ha individuato anche quattro poli – due in ciascuna diocesi – che abbiano come compito precipuo proprio quello dell’ascolto. Si tratta del monastero di Siloe e della parrocchia di Principina terra, per la diocesi di Grosseto; del monastero del Cerreto e del santuario dei Passionisti all’Argentario, per la diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello. Lo scorso anno, grazie al competente contributo di Francesco Gentili, le comunità religiose delle due diocesi sono state condotte in un itinerario formativo a tappe, perchè per fare e fare bene il ministero della consolazione c’è bisogno di dotarsi degli strumenti giusti.

Ora questo cammino riprende e il desiderio del Vescovo è allargarlo al clero delle due Diocesi, ma anche ai laici che nelle comunità parrocchiali sono sensibili a questo servizio, per allargare il più possibile il raggio d’azione della comunità cristiana sul territorio.

Primo appuntamento di questo nuovo ciclo formativo sarà sabato 16 marzo presso la parrocchia di Principina Terra, a partire dalle 9.30.

“Si parlerà proprio dell’ascolto di chi è in difficoltà – spiega don Fabio Bertelli, incaricato dal vescovo Giovanni di curare questa dinamica formativa – perchè siamo consapevoli che oggi molte fragilità anche psicologiche, se individuate per tempo attraverso un ascolto spirituale attento e premuroso, possono evitare derive che, purtroppo, a volte sono drammatiche. Per questo abbiamo individuato in don Aldo Bonaiuto la figura giusta per aiutare tutti noi a mettere meglio a fuoco il tema”.

Prete, teologo, esorcista, don Aldo Bonaiuto è uno dei volti più noti dell’associazione Comunità papa Giovanni XXIII fondata dal compianto don Oreste Bensi. All’interno dell’Associazione si è sempre occupato del problema della prostituzione coatta lottando per restituire dignità alle tante donne sfruttate sulle strade, nelle case e nei locali dalle organizzazioni criminali. In tale ambito gestisce una pronta accoglienza per le vittime della tratta e prostituzione. E’ l’animatore generale del Servizio Anti Sette dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII con un suo specifico Numero Verde nazionale 800 228866, creato nel 2002 per aiutare le vittime delle organizzazioni settarie. Tale Servizio collabora con le forze dell’ordine e in particolare con la Polizia di Stato attraverso il Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine che, al suo interno, ha istituito la SAS (Squadra Anti Sette). Il Numero Verde Anti Sette interagisce con la SAS della Polizia di Stato in tutta Italia per le problematiche inerenti ai culti criminogeni. Incardinato nella diocesi di Roma, parroco, è vice presidente dell’associazione Laudato Si’ e tra gli ispiratori del progetto “Lab.Ora per mille giovani”, un percorso di formazione rivolto ai giovani per una nuova “leadership di servizio”. Collabora con il Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa (Gris) ed è tra i principali esperti italiani del fenomeno delle sette occulte svolgendo anche consulenze presso procure e forze dell’ordine. Ha pubblicato diversi libri tra cui “Le mani occulte” (editore Città Nuova), “La trappola delle sette” (editore Sempre) e “Halloween. Lo scherzetto del diavolo” (editore Sempre). “Le Sette Diaboliche” (editore In Terris ). Di recente, per Rubettino, ha pubblicato “Gli artigiani del diavolo. Come le sette e i santoni manipolano l’occidente”. In qualità di direttore dell’ufficio migranti della diocesi di Roma, don Bonaiuto ha promosso – dal 2014 al 2017 – la Via crucis “Per le donne crocifisse” realizzata per le strade e le piazze della capitale.