Domenica 28 settembre 2003 la cattedrale di Sovana era gremita di fedeli, convenuti da tutte le parrocchie della diocesi insieme ai sinodali. Nella notte precedente e poi per tutta la mattina l’Italia era rimasta al buio per una improvvisa e generale mancanza della corrente elettrica, ma nel pomeriggio le antiche pietre della cattedrale avevano la luce, i colori e i suoni della festa.
La solenne celebrazione d’apertura
Il saluto iniziale del vescovo ricorda distintamente gli intervenuti ed esprime il clima della celebrazione
Pace e luce dal Signore nostro Gesù Cristo a tutti voi nella sua santa Chiesa. L’augurio caldo e profondo che questo giorno sia momento significativo di un proficuo cammino, portato avanti sotto la guida dello Spirito Santo, sulla via che il Signore ci illumina e con la pace che lui solo sa infondere.
Il primo pensiero deferente è per il santo Padre, che tramite il cardinale segretario di stato, rimasto a Roma presso di lui, si è fatto presente a questa celebrazione con un proprio messaggio.
Con la nostra gratitudine desideriamo esprimere al papa gli auguri più fervidi per il prossimo giubileo del suo pontificato.
Anche l’arcivescovo di Siena, nostro metropolita, non potendo oggi venire a Sovana, ha inviato un messaggio di affetto, di augurio e di partecipazione; da parte nostra contraccambiamo con un grato ricordo.
E’ invece fra noi, e ci fa immensamente piacere, il vescovo Giovanni D’Ascenzi, che ha guidato questa Chiesa in anni difficili, compiendo passi determinanti per la nostra storia: se oggi siamo qui riuniti, molto si deve anche alla sua intelligenza, alla sua pertinacia, alla sua passione per la Chiesa.
E’ con noi anche il vescovo Giovanni di Massa Marittima e Piombino, che ringrazio con affetto fraterno e stima sincera: la tua presenza ci onora, il tuo affetto ci incoraggia, la tua compagnia nella preghiera ci sostiene, la tua amicizia di oggi rinverdisce l’antico legame fra le nostre diocesi, innestato già con San Mamiliano. Saluto e ringrazio con te, il tuo vicario don Enzo e la coppia di sposi del consiglio pastorale che ti hanno accompagnato,
Saluto cordialmente i delegati delle altre diocesi vicine, i vicari generali don Icilio Rossi di Montepulciano Chiusi Pienza, don Desiderio Gianfelici di Grosseto, figlio della nostra terra in Porto S. Stefano, don Marco Fabbri di Volterra, mio successore nel servizio parrocchiale a S. Giusto: i vostri volti ci confermano che la vicinanza non è un fattore di territorio, ma un dono di comunione nello Spirito Santo. Restateci vicini e pregate per noi.
Un ringraziamento colmo di fiduciosa ammirazione e di grande riconoscenza a tutti e singoli i sinodali: sacerdoti, diaconi, religiose e laici; avete assunto generosamente questo impegno gravoso e oggi siete pronti a iniziarlo, emettendo la professione di fede; il Signore vi conceda magnanimità e saggezza e vi ricompensi con la consolazione della sua grazia.
Infine un saluto affettuoso a tutti voi, che oggi in questa cattedrale siete segno vivo dell’attenzione e della preghiera che ci accompagna, della fiducia con cui nella nostra Chiesa si guarda al sinodo che sta per iniziare.
Intraprendiamo dunque il santo cammino. Lo Spirito Santo illumini le nostre menti, riscaldi i nostri cuori e guidi i nostri passi nella volontà di Dio Padre.
Le litanie dei Santi scandivano l’ingresso dei sacri ministri in cattedrale e iniziava così la celebrazione. Era la XXVI domenica del tempo ordinario. Dopo l’omelia è stato cantato il Veni Creator, quindi, con i testi dell’Ordo ad synodum dell’antico pontificale, i sinodali hanno invocato insieme lo Spirito Santo e il vescovo li ha esortati alla franchezza.
‘Venerabili sacerdoti e fratelli nostri carissimi, dopo aver invocato lo Spirito del Signore e confidando nel suo aiuto, occorre che ciascuno di voi consideri con amore e buona volontà e con il massimo impegno possibile tutte le questioni che siamo chiamati a esaminare in questo sinodo: l’annuncio del vangelo, la celebrazione dei sacri misteri, i santi ministeri, i nostri comportamenti e tutte le necessità della Chiesa. Ciascuno proponga con rispetto come correggere tutto quello che sembra opportuno correggere. Se poi qualcuno disapprova qualche comportamento e qualche proposta, lo manifesti apertamente, senza temere il dibattito, perché una discussione sterile non precluda la scelta delle soluzioni più giuste e non si affievolisca la passione della nostra Chiesa nella ricerca della verità’.
È seguita la professione di fede, quindi il vescovo ha dichiarato aperto il sinodo:
Confidando nella grazia dello Spirito Santo che Dio nostro Padre ci ha promesso per mezzo del Signore Gesù Cristo, nell’intercessione della beata Vergine Maria, di San Mamiliano, di san Gregorio VII, di san Paolo della Croce e di tutti i santi della nostra Chiesa i cui nomi sono scritti nel libro della vita, nella buona volontà e nella costanza di tutti voi che avete emesso la professione della nostra fede, dichiaro aperto il sinodo diocesano della nostra Chiesa di Pitigliano Sovana Orbetello e invito tutti i membri sinodali a prender parte attiva alle varie riunioni generali che si susseguiranno a partire da oggi secondo il calendario stabilito. Il Signore porti a compimento quanto ha iniziato in noi e renda spiritualmente feconda questa eletta assemblea sinodale.
Le riunioni sinodali
Nel corso della celebrazione in cattedrale è stato consegnato a tutti i sinodali il primo schema Comunicare il vangelo. Venerdì 10 ottobre si è aperto il primo dibattito in aula. Nel vescovado di Pitigliano era stata da poco ripristinata la Sala Ildebrando: lì si sono svolte tutte le riunioni assembleari. I singoli schemi sono stati prima discussi in maniera generale, poi letti in aula e discussi e corretti, articolo per articolo. Una volta approvati distintamente tutti gli articoli con voto palese per alzata di mano, ogni singolo documento è stato messo a votazione segreta su apposite schede.
La prima sessione ha visto sette riunioni.
Nella riunione del 14 novembre è stato votato il documento n. 1 : presenti 130; votanti 128; favorevoli 127, contrari 1.
Il 21 novembre, al termine della riunione, alle 20,30, nella cattedrale di Pitigliano un sinodale è stato ordinato diacono: Maurizio Chimenti, della parrocchia di Cana. Al rito era presente anche la moglie Tecla.
All’ultima riunione del 12 dicembre è intervenuto l’arcivescovo metropolita di Siena, Mons. Antonio Buoncristiani, con il vescovo di Massa Marittima Piombino, Mons. Giovanni Santucci e il vescovo di Grosseto Mons. Franco Agostinelli: i sinodali hanno vissuto un momento intenso di comunione fra Chiese sorelle.
La seconda sessione è iniziata venerdì 23 gennaio 2004 e si è conclusa il 27 febbraio: cinque riunioni interamente dedicate al dibattito sugli schemi e alle votazioni.
La terza sessione è iniziata venerdì 16 aprile e, attraverso sette riunioni, si è conclusa il 25 giugno.
Alla riunione del 21 maggio, accompagnato dal vescovo emerito di Volterra, Mons. Vasco Bertelli, è intervenuto l’arcivescovo di Pisa, Mons. Alessandro Plotti, vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana e presidente della Conferenza Episcopale Toscana. L’arcivescovo si è confrontato con i sinodali, presentando una serie di riflessioni sulle parrocchia e la comunicazione del vangelo.
Nella medesima riunione del 21 maggio si è votato il documento n. 2 : presenti 103, votanti 101, 97 sì, 3 no 1 astenuto; si è votato poi il documento n. 3 e : presenti e votanti 110, 110 sì;
documento n. 10 (già schema n. 6)