Durante questo santo tempo liturgico del Natale, nel quale la Chiesa celebra la nascita umana di nostro Signore Gesù Cristo, veniamo a salutare il sacerdote e l’uomo di Dio mons Pietro Fanciulli. Contempliamo il mistero di Dio entrato nella debolezza della carne, perché l’uomo avanzi trionfante nella luce della sua gloria divina.
Don Pietro nasce a Porto santo Stefano il 29 giugno 1920 e riceve l’ordinazione presbiterale nel duomo di Grosseto il 29 giugno del 1945. Dopo l’ordinazione riceve l’incarico di Viceparroco della Cattedrale, fino al 1949. Giovane prete, viene quindi inviato a Porto santo Stefano come vice parroco e si adopera da subito alla rinascita spirituale e materiale del suo paese nativo. Sulle macerie della seconda guerra mondiale si doveva ricostruire una nuova civiltà, ed una comunità cristiana capace di accompagnare la rigenerazione.
Sin dagli inizi del suo ministero don Pietro si adoperò a questa magnifica opera con passione, con intelligenza e con generosità.
A Porto santo Stefano si fa promotore insieme al Comune per istituire la Scuola Media Inferiore. Similmente, quando la Scuola Media si consolido’ e divenne Scuola Statale, si adopero perché fosse istituita una Scuola Media Superiore, che qualche anno dopo si concretizzo’ come l’Istituto Tecnico Nautico Statale.
Nel 1979 il Vescovo gli affido’ la nuova Chiesa e Comunita’ parrocchiale dell’Immacolata, nel popoloso Rione del Valle in Porto S. Stefano, dove vi rimase per otto anni.
Nel 1988 lascia la guida della parrocchia e riceve l’incarico di sistemazione dell’Archivio storico dell’Abbazia delle tre Fontane in Orbetello, che era stato distrutto e disperso nella seconda guerra mondiale.
L’ attività di ricerca e di insegnamento, la sua formazione scientifica ma anche classica e letteraria, il vasto impegno culturale come ricercatore e studioso, ma anche come scrittore e divulgatore, la sua passione dominante per la matematica sono alcuni elementi di una personalità poliedrica vivace ed appassionata.
Sacerdote e uomo di cultura, perennemente in ricerca, incuriosito dalle tracce di un Dio che si rivela nelle pieghe della storia e nel linguaggio dei numeri, don Pietro ora è immerso nel mistero di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, ora è in grado di comprendere con tutti i santi quale l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità delle cose visibili e invisibili.
A colui che in tutto ha potere di fare
molto più di quanto possiamo domandare o pensare,
secondo la potenza che già opera in noi,
a lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù
per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen.