Diocesi di Pitigliano - Sovana - Orbetello

Clan “Arcobaleno”

Voci dell’AGESCI di Manciano 1, Associazione guide (ragazze) e Scout (ragazzi) Cattolici Italiani. Terza Branca, 16-21 anni

Cosa mi ha portato a diventare scout?

  1. La risposta è immediata quanto misteriosa. La mamma! Avendone già fatto esperienza, è stata lei a sollecitare l’inizio del percorso da lupetto. A me, che non volevo assolutamente andare e scalpitando cercavo un modo per evitare di andare al primo incontro a Manciano, è bastata la prima riunione e… ho rinnegato tutto quello che avevo detto e non voluto fare in precedenza. Da quel giorno ho proseguito il mio percorso, vissuto diverse esperienze, conosciuto persone e luoghi, senza mai un ripensamento, ogni anno sempre più convinto della bellezza del mio percorso e di quello che mi attende. Qual è la lezione? Forse di dare più ascolto alle proposte di mamma!
  2. Quando da bambino cominciai a far parte degli Scout, ero convinto che il percorso mi avrebbe reso una persona più forte. Oggi lo credo ancora, ma ho anche imparato che essere scout significa credere in molti valori ed essere attenti ai bisogni di chi ci sta intorno e solleciti nei loro confronti (cosa non sempre facile).
  3. Mi sono avvicinato allo scoutismo per caso. Mi sono detto: “Ma sì… proviamo!”. E sono ancora qui. Il movimento è un mix di cose come la natura, la compagnia, le risate, i canti: cose che mi sono sempre piaciute. La scoutismo mi ha anche cambiato, ero un bambino molto timido, ma ogni volta, lo stare con tante persone, fare giochi, e cantare tutti insieme, ha fatto scomparire gradualmente la mia timidezza. Consiglio ai ragazzi un po’ timidi e anche a quelli un po’ emarginati, di provare questa esperienza: prima o poi si percepirà come il dono di una seconda famiglia. Poi, nessun profumo vale l’odore di quel fuoco…
  4. Quando ho iniziato il percorso, avevo voglia di fare nuove esperienze e in effetti, da quel momento ne ho fatte tantissime, ognuna è stata una vera e propria avventura. Ma continuando il percorso ho trovato moltissimi altri motivi per cui vale la pena proseguire: per le amicizie, per crescere ed imparare a conoscersi, per capire come vivere in relazione con gli altri, per aiutare chi ne ha bisogno, per diventare adulti, indipendenti, responsabili, per stare in mezzo alla natura e rispettarla. Lo scoutismo mi ha insegnato i valori da seguire per poter vivere e continua a farlo tutt’ora.
  5. Lo scoutismo, una parola, mille significati. Avventura, esperienza, crescita personale, responsabilità, a volte fatica. Motivo per cui, da un’esperienza di gioco, diventa un’esperienza di vita.
  6. La mia esperienza con gli scout è iniziata quando avevo 13 anni. Non sapevo nemmeno di cosa si trattasse. Grazie a loro sono cresciuta e maturata, ho stretto tante nuove amicizie e ho fatto molte esperienze. Quando faccio le uscite o i campi, sono piena di gioia, perché so che passerò ore felici.