Carissimi fratelli e sorelle,
benvenuti in questo magnifico lembo di Toscana, ricco di opportunità paesaggistiche e di risorse umane di accoglienza e calore: il mare, la laguna, la campagna, le salutari acque termali, la collina dolce e ricca di tracce della storia antica e recente, la montagna solenne e irradiante pace: tutto vi attende per essere luogo giusto di riposo e di ‘vacanza’.
Il termine ‘vacanza’ deriva dal verbo latino ‘vacare’, essere libero da qualche cosa, ma anche essere vuoto e, per molti di noi, la cosiddetta ‘vacanza’ diventa proprio un tempo vuoto, disimpegnato, privo di significato da dare alle ore e ai giorni che si succedono; questa vacanza non corrisponde all’invito suadente di Gesù ai suoi apostoli «venite in disparte’ e riposatevi un po’» (Mc 6,31). La ‘vacanza cristiana’ non si identifica con un tempo di sospensione di ogni regola di vita, un tempo di anarchia spirituale, culturale e morale – seppur breve.
Il riposo, la vacanza, dovrebbero essere nell’anno ciò che la domenica è nella settimana: giorno di più pacato incontro con il Signore della Vita, giorno di più approfondita conoscenza di ciò che più conta, giorno di preghiera più tranquilla. É così che le ‘vacanze’ diventano un tempo ‘pieno‘ e non vuoto; diventano opportunità per riaccostarsi al centro di noi stessi per riprovare l’ebbrezza dell’incontro con Dio, Fonte di Senso per tutta la nostra attività. È così che le vacanze diventano un tempo forte in cui Dio, educatore del suo popolo, lavora con ‘straordinari‘ per poterci affinare e renderci sempre più suoi.
A tutti, con cordialità e affetto nel Signore, buone ‘vacanze’!
+ Guglielmo Borghetti
Vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello