Diocesi di Pitigliano - Sovana - Orbetello

Santa Messa ad un mese dal naufragio della Costa Concordia

Già un mese è trascorso dal quel fatidico 13 gennaio in cui la nave da crociera Costa Concordia naufragò nel mare dell’Isola del Giglio, costando la vita a decine di persone e sconvolgendo le tranquille giornate invernali dei gigliesi: il ritmo frenetico dei soccorsi, l’angosciosa attesa di ritrovare i dispersi e l’emergenza per il rischio ambientale hanno caratterizzato ogni giorno di questo mese; tante sono state le persone che in un modo o nell’altro si sono coinvolte nel grande mosaico della solidarietà che tutti hanno potuto ammirare potendo soffermarsi sull’Isola. E’ venuta quasi spontanea la necessità, ad un mese esatto dell’incidente, di fermarsi di fronte a ciò che è accaduto per elevare a Dio la nostra preghiera: innanzitutto per i defunti, i dispersi con i loro familiari, e per tutti i volontari e le forze dell’ordine che sono state impegnate -emolti lo sono ancora- nel gestire questa emergenza. Sarà quindi celebrata una Santa Messa nella Chiesa parrocchiale di Giglio Porto alle ore 18:00, presieduta dal nostro Vescovo Mons. Guglielmo Borghetti e concelebrata dai parroci dell’Isola, don Lorenzo e don Vittorio, insieme a quelli delle zone limitrofe; tutta la comunità gigliese, insieme ai familiari delle vittime, ai soccorritori ed al personale della Costa Crociere, si stringeranno in questo momento così importante, reso più solenne dalla partecipazione del “Coro dell’Isola” e del Coro “Ager Cosanus” che accompagneranno con il loro canto la Liturgia.
Questa Santa Messa avrà quindi sia un significato di suffragio per le vittime sia di ringraziamento per l’evidente solidarietà che questa tragedia ha tessuto nei cuori di tutti i gigliesi, dei soccorritori e delle forze dell’ordine: per questo è stata scelta la Messa votiva della Beata Vergine Maria, invocata al Giglio come Stella del Mare, tanto cara ai Gigliesi che, proprio a Lei, consacrarono l’intera Isola alla sua materna protezione nel 1958 e che posero sui fondali delle Scole un effige a perenne ricordo di questa tenera devozione.