All’interno del diocesano Museo di Palazzo Orsini, dal 22 aprile al 30 settembre 2017 rimarrà allestita la mostra «Signa Veritatis» con oltre 30 opere esposte di Thomas Lange e Mutsuo Hirano. Si tratta di interessanti e pregevoli opere pittoriche e di scultura a carattere religioso, per lo più di ispirazione cristiana. La mostra non occupa spazi appositamente dedicati all’interno del museo, ma volutamente vede le opere dislocate nelle diverse sale e in «dialogo» con le opere presenti, spesso con una sorprendente corrispondenza tematica tra i due generi. «Pro-vocare» è l’idea soggiacente alla mostra. Pro-vocare gli animi e i sensi per una lettura più approfondita delle tematiche religiose.
La mostra vuole porre in risalto la nascosta e spesso malcelata ricerca dell’uomo contemporaneo nei confronti dei segni della verità. Vuole quantomeno stimolare il visitatore attraverso il contrasto antico-moderno, attraverso lo studio accurato di forme, colori, materiali e soggetti, indirizzandolo verso una introspezione visiva di sé, del senso innato del sacro e verso un confronto con la storia e se stesso. Il sacro nell’arte dà voce a questa innata dimensione esistenziale dell’uomo, così da rendere l’arte stessa una manifestazione fondamentale del processo d’identità umana e culturale. Di fronte a queste considerazioni la mostra si propone come prospettiva la realizzazione di un dialogo – talvolta anche estremo – tra Volto e volti, tra storia e storie, tra storia e arte, tra storia e uomo, tra storia e Dio, tra Dio e l’uomo.
Per entrambi gli autori la forma è essenziale, anzi la forma è sostanza. Sperimentano nuove forme visive e avanzano concezioni originali della natura, dei materiali e della funzione dell’arte, alternando tra realismo (sia per le tecniche adottate che per i soggetti scelti), simbolismo e espressionismo. Si tratta di un progetto incentrato sulla facoltà critica dell’artista e sul modo in cui il suo sguardo può comprendere la spiritualità e la religiosità. I due artisti forniscono altrettanti punti di osservazione per reinterpretare le forme, lo spazio, i colori, tra memoria e vertigine immaginativa. Con tecniche sapienti gli autori catturano i soggetti, li immaginano, li comprendono e li fissano in forme e pose ieratiche.
Presso la reception del museo è disponibile il catalogo.
Info: www.palazzo-orsini-pitigliano.it